STORIA DI AREZZO

Arezzo è già popolata nel paleolitico;

poi dagli Umbri (1000 AC), dai Villanoviani  (800 AC)

e dagli Etruschi (600 AC), tra i quali sarà una delle 12

maggiori lucumonie etrusche (dodecapoli).

Dopo la rovinosa sconfitta degli Etruschi, Arezzo divenne

importante avamposto militare romano. Tra il II e il I secolo a.C.,

Arezzo visse uno dei momenti di maggior floridezza: 3° Città d’Italia in

epoca Augustea, dopo Roma e Capua; con suoi prodotti e manifatture,

ritrovate fino in India. Con l’affermazione del Cristianesimo, fu sede vescovile. 

Con le invasioni barbariche Arezzo fu Longobarda e vide la costruzione di Pievi

e Castelli del contado. 

Entrò poi a far parte del Sacro Romano Impero. Intorno al 1000 nell’area del Pionta si affermò un polo culturale, religioso e musicale famoso in tutta Europa. Arezzo fu poi

libero Comune ghibellino e sconfisse l'armata guelfa di Firenze a Montaperti. In seguito però alla sconfitta dell'esercito imperiale a Benevento, Arezzo rimase l'ultimo importante baluardo ghibellino ed il papato assieme a Firenze e i mercenari francesi, gli impartiscono una dura sconfitta a Campaldino (1289). Firenze e Siena si spartirono vasti territori aretini.

Nel frattempo, Il primo Conclave della storia di Santa Romana Chiesa si è celebrato ad Arezzo (nella chiesa di S. Domenico), nel gennaio 1276.  Dopo gli inquieti conflitti politici e sociali tra guelfi e ghibellini, con il vescovo Guido Tarlati, inizia un nuovo sviluppo economico e culturale. Ma nel 1300 i fiorentini prendono possesso definitivo di Arezzo, non senza continui scontri con la popolazione. E’ il periodo in cui viene

edificata e continuamente modificata la Fortezza; fino alla versione definitiva,

 nel 1538. La dominazione fiorentina è per Arezzo una catastrofe, economica,

 culturale, sociale e demografico. Nel 1772 si conta la nascita del moderno

Comune di Arezzo. Che ancora avrà modo di scontrarsi ben 2 volte

con eserciti francesi (l'ultima in occasione dei moti antinapo-

leonici  del 'Viva Maria', che si svilupparono nel

centro Italia