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a cura di Lions Club Arezzo Chimera
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ARCHITETTURA ANTICA, MODERNA E CONTEMPORANEA

Il primo biglietto da visita di una città quando vi si giunge è la sua architettura: le facciate dei palazzi che costeggiano le strade di accesso, queste ultime, l'urbanizzazione che nel corso dei secoli ha creato la città visibile. Ovviamente una città antica come la nostra mostrerà una poliedricità di muri, finestre, portoni, strade, ruderi, che la caratterizzano. Proviamo ad andare a leggere l'impressione di insieme e le varie componenti antiche e moderne di come Arezzo si presenta, individuando le connsessioni tra il suo aspetto e la sua storia. E proviamo a ricostruire anche la città  oggi perlopiù invisibile, grazie alle poche tracce che abbiamo: L’antica Arretium Romana contava alcune strade principali che ci sono ben note ed altre che possiamo solo immaginare, in considerazione di dati correlati a tessere sparse di un puzzle ancra da ricostruire, diagonali rispetto alle prime, nel percorso allora extraurbano, onde collegare le direttrici di arrivo con il reticolo perpendicolare tipico delle città romane: il Decumano maximo correva da est ad ovest, avvicinandosi alla città sul percorso di via Marco Perennio-Via San Lorentino-Piaggia del Murello, entrando quasi alla sommità di quest’ultima in città da Porta Fori, così chiamata per la vicinanza con il Foro Romano; proseguiva con via Ricasoli verso l’apice del Colle San Pietro, scendeva fino alla sella che lo divideva dal Colle di San Donato e proseguiva uscendo dalla città da Porta Augurata, verso via Guido Guinicelli e via Fonte Veneziana; incrocia il Cardo Maximo (sud-nord) nel percorso via delle Gagliarde, via Pellicceria, via di Pietramala e via Buonconte da Montefeltro. Poi c’è la strada che giungeva da Roma: la via romana, che giungendo dalla Sella dopo Ripa d’Olmo, correva lungo il primo tratto di Via Romana, poi saliva sul colle del Pionta e da qui si dirigeva sul colle di Poggio del Sole, per poi virare verso il Cardo maximo ed entrare verosimilmente dalla stessa porta. Se ciò è vero, si comprende l’orientamento dei mosaici, ad esempio di Palazzo Guazzesi, con un orientemento differente da quelli di Palazzo Lambardi.

Le pagine che comporranno questa sezione si andranno costituendo una per volta nell'evoluzione del sito

Un iniziale approfondimento:

Una premessa sulla Urbanistica nella antichità

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