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a cura di Lions Club Arezzo Chimera
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Arezzo, 'genesi' di un nome

a cura di Roberto Cecchi; liberamente tratto da “Il nome di Arezzo”, di Alberto Nocentini, su ‘ Arezzo nell’antichità’, Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze

“Bereshit bara Elochim et hashamayim ve'et ha'aretz”: nel principio Dio creò i Cieli e la Terra (Principio della Genesi). Perché in antico aramaico ‘arez’ o ‘ares’ significa terra.

Iano o Jano o Giano è divinità romana guardiana dei cancelli e dei passaggi, dei cambiamenti e del tempo. Era un dio dal volto bifronte, uno che guarda avanti, verso il futuro, e uno che guarda indietro, verso il passato (il logo di Lions International ha due Leoni, uno che guarda avanti al futuro ed uno che guarda indietro, al passato). Dal suo nome derivano il nome del mese di gennaio (in latino Ianuarius; Giano, quale dio del passaggio dal vecchio al nuovo, era infatti il "dio degli inizi”) e il nome Gennaro. Giano sarebbe nella mitologia uno dei fondatori di Roma, o almeno di uno dei villaggi (sul colle 'Gianicolo'), da cui si svilupperà la città. Vicino a noi il paese di Subbiano deriva il suo nome da Iano e, non a caso, ha come suo simbolo la testa bifronte.

Il nome Jano ha in realtà origine etrusca e la moglie di Iano era Aretia, proprio dal significato di terra.

Ebbene, in realtà l’origine del nome della nostra città è tutt’altro che così scontato ed anzi pare resistere ad ogni tentativo di interpretazione; ed i tentativi sono stati davvero molteplici: si fa riferimento al nome di Arretii o Arretio o Arretium, citato da Tito Livio tra le capitali di Etruria; 

ma anche ad un supposto nome di Aurelia, poi trasformato in età tardogotica quando questa viene rasa al suolo e ‘arata’ con spargimento di sale dal penultimo Re Goto Totila. Si ricerca la sua origine in scritte etrusche, variamente interpretate, in cui si parla tra l’altro di una donna di stirpe Cilnia (stirpe aretina), documento nel quale ricorre ari: aritn.ai… ar.since. Secondo Devoto, poi, la base *ARRA del nome sarebbe riconducibile addirittura ad una fase preetrusca definita “tirrenica”. Potrebbe addirittura risalire a un'origine accadica (II millennio a.C.) da aradu od eredu, significanti “essere in declivio, piegare giù”, associabile a una città posta su un colle in declivo.

Da osservare che Arezzo non è toponimo solo toscano: esiste una frazione di Spoleto con lo stesso nome ed un invaso artificale sul fiume Marroggia che si chiama Lago di Arezzo; esiste una frazione del comune ligure Vobbia, con il nome di Arezzo; in Abruzzo esiste il Monte Arezzo, a sudovest di Avezzano; in Sicilia c’è Villa d’Arezzo nel comune di Comiso. Ed esistono anche vari ‘Rezzo’, ‘Arizzano’.

Per non dire di tutte le interpretazioni che considerano la vocale iniziale ‘a’ quale pronome di luogo, abbastanza utilizzato in dialetto aretino (sono nato a Rezzo; vado a Rezzo; vengo da Rezzo,…).

Insomma ancora molto si discetterà sulla origine del nome della nostra città. Ma immaginare che la sua radice si trova nel primo rigo della Bibbia, fa un certo effetto.

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