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a cura di Lions Club Arezzo Chimera

ENOGASTRONOMIA

a cura di Roberto Cecchi

L'Italia, da sempre con una delle principali cucine del pianeta, sta superando nei gradimenti del turista le dirette concorrenti, diventando la prima meta enogastronomica. Nel nostro paese l'enogastronomia si contraddistingue per la notevole variabilità non solo da una regione all'altra, ma addirittura da una zona ad un'altra della stessa regione.

E tra le tante, sicuramente la Toscana è particolarmente amata.
Si aprono ai turisti le cantine, i vigneti e le fattorie, si raccontano storie e tradizioni, e si rianimano i piccoli borghi toscani; che oltre a regalare panorami unici, vi permetteranno di scoprire anche alcuni vini pluripremiati, da abbinare ai prodotti tipici locali, quali i salumi, i formaggi e le bruschette con pane rigorosamente senza sale e tanto aglio! Chi non conosce la pappa al pomodoro, i pici all'aglione, la bistecca alla fiorentina, il caciucco alla livornese, la trippa ed il lampredotto, il panforte ed i cantucci? Bene: nessuno di questi è un piatto tipico aretino; ma anche Arezzo ha una sua cucina, meno nota forse, ma non meno buona;

caratteristica la sua capacità di valorizzare materie prime povere, scarti o alimenti di solito di cornice, che sono invece cucinati in piatti ora rustici ora gourmet: ad Arezzo incanta l'arte delle frattaglie!

Ed anche da noi la cucina è contributo essenziale a rendere la vacanza una esperienza magica.

i tortelli di patate del casentino, la scottiglia, l'acquacotta, i maccheroni con l'ocio e le tagliatelle al sugo d'anatra, la pasta al ragù di piccione, il coniglio all'aretina, i grifi all'aretina, per terminare con il gattò all'aretina

classico residuo della dominazione francese; tanto quanto l'aretinissimo "alò" - dal francese 'allons' - per significare 'andiamo' vedi la sezione 'Vernacolo aretino'; un'appendice a questa sezione è   'l'alimentazione del pellegrino'

Mentre da sempre la terra aretina è stata una produttrice di olio extravergine d'oliva di primissima qualità, come già accennato negli ultimi venti-trent'anni anche la produzione vinicola aretina - una volta legata solo al Chianti in fiasco ed al bianco vergine della Valdichiana - ha raggiunto livelli di qualità molto alta e di grande variabilità di scelta

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