a cura di Lions Club Arezzo Chimera
Parco Pertini
mappa delle specie arboree presenti
a cura di Anna Bartolini e Roberto Cecchi
PREMESSA - Il Parco Pertini non è il più grande ma oggi il più frequentato parco cittadino, anche per la centralità che nel tempo è venuto ad assumere rispetto all’espandersi abitato, in una area in principio piuttosto periferica. E’ sorto all’inizio degli anni ’80 del Novecento sul terreno dismesso dopo la chiusura di quella che fu dal 1906 la più importante realtà industriale aretina della prima metà del secolo scorso: la ‘Società Anonima Costruzioni Ferroviarie e Meccaniche’, a tutti gli aretini più attempati nota come ‘SACFEM’ o ancor meglio come “Il Fabbricone”; il cui suono acuto della sirena, udibile allora in tutta la città, scandiva le ore della giornata lavorativa. Vi si costruivano innanzitutto convogli ferroviari, ma anche velivoli da impiegare durante la grande guerra. Entrò in crisi dopo il conflitto, con il termine delle commesse statali, prima, con i danneggiamenti subiti durante la seconda guerra mondiale, poi. Capitolò definitivamente nel 1983, dopo che aveva già lasciato la vasta sede del Fabbricone nel 1971. Nei primi decenni del ‘900 nei giorni di festa quell’azienda accoglieva nei suoi vasti spazi gli aretini per serate di danza e di incontro. Ed un decennio dopo la chiusura del ‘Fabbricone’, abbattuto il muro di cinta, in quella vasta area fu costruito un nuovo quartiere residenziale ed un grande parco cittadino; rinnovata così la sede di passeggiate ed incontri. Fu chiamato dapprima ‘Parco Giotto’, perché per un lungo tratto costeggia tale viale cittadino; poi è stato intitolato a Sandro Pertini, ex Presidente della Repubblica Italiana. (informazioni tratte dal libro: "Il quartiere di Saione: ad Arezzo una moderna città fuori città, con il vanto di una storia antica" di Anna Bartolini)
Nella scelta delle specie arboree da inserire in un arredo urbano, e in un parco, ci sono vari aspetti da considerare. E’ di solito opportuno unire specie con una foggia anche molto differente, in modo da costituire raggruppamenti o accostamenti esteticamente gradevoli. Si deve tener conto di differenti resistenze alla siccità o alla eccessiva umidità del terreno; alle basse o alte temperature; alle varie tipologie di malattie da insetti, acari, funghi…; in modo tale che anche in condizioni che mettano in difficoltà una specie, altre possano mantenere il decoro del parco. Esistono poi specie ‘melliflue’, particolarmente amate dalle api ed altri insetti, ed esistono specie particolarmente adatte a tollerare o addirittura ad assorbire lo smog cittadino, migliorando la qualità dell’aria.
Vedremo come tutte queste variabili siano state prese in considerazione nell’allestimento del Parco Pertini, ove convivono specie che vorremmo definire autoctone, originarie dell’Italia o del medio bacino mediterraneo, e specie che invece giungono da lontano, dal continente americano, dal medio oriente, dal centro Asia, fin dall’estremo oriente. Sempre accennando alle curiosità di ogni tipologia di albero: la quasi totalità delle informazioni sono state desunte da Wikipedia, cui si rimanda per descrizioni più esaustive
Proprietà medicinali: Attenzione
Le informazioni di questo tipo riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo sommario e non sostituiscono il parere medico