
a cura di Lions Club Arezzo Chimera


Palazzo Guazzesi
a cura di Federico Calvelli
Dal 1912 è la sede sociale del Circolo Artistico di Arezzo, nonché, dal 2017, sede del nostro Lions Club Arezzo Chimera.
Un pavimento a mosaico di epoca romana del II-III secolo d.C. ed un tabernacolo di Madonna con il Bambino del XV sec. documentano come la sua struttura abbia subito numerose modifiche nel tempo, che lo hanno portato da ultimo ad essere il palazzo settecentesco che oggi viviamo.
Pavimento romano Durante i lavori per l’installazione dell’ascensore, 30 cm sotto il pavimento della prima sala, si è scoperto un pavimento romano, costituito da un mosaico di tessere lapidee nere risalente al II-III secolo d.C. con un andamento a 45° rispetto all’attuale Corso Italia,che costituisce l’antico asse viario al di fuori delle mura della città etrusca che correvano più a monte. Sopra il mosaico è stato realizzato oggi un piano di calpestio con pannelli di cristallo e telaio in acciaio.
Tabernacolo
Alla fine degli anni ’50 durante i lavori per la realizzazione di una nuova scala di accesso meno ripida di quella preesistente, è stato ritrovato lungo la seconda rampa un bellissimo tabernacolo, che raffigura una Madonna con il Bambino e ai lati due Santi: plausibilmente San Donato e San Gregorio X. Sopra, lo stemma trecentesco della Corporazione dell’Arte della Lana di Firenze: il montone bianco. L’affresco è attribuito a Parri di Spinello (1387 – 1453), figlio di Spinello Aretino.
Superato il bel portone di ingresso, si accede ad un corridoio che presenta alla destra le scale per i piani superiori ed a seguire un ascensore; infine porta alle due sale adibite generalmente a esposizioni e mostre. Sulla metà di questo corridoio, a sinistra troviamo invece un bellissimo bassorilievo in bronzo dorato “a foglia” che rappresenta una bellissima Vittoria Alata a grandezza naturale: è dedicato ai 23 Soci del Circolo caduti sul fronte austro-ungarico durante la Prima Guerra Mondiale (1915-1918); tra cui i due decorati di Medaglia d’Argento e di Bronzo al Valor Militare.


Al piano terra anche un originale teatrino (Teatro Virginian) con una struttura in ghisa che sorregge una balconata ubicata lungo le pareti della sala: è l’unico esempio in Arezzo di un ambiente per spettacoli all’interno di un palazzo privato.
Al piano nobile il palazzo ha tre sale che si affacciano su Corso Italia e quella centrale permette l’accesso al balcone,con una ricca ringhiera settecentesca in ferro battuto sorretto da quattro sostegni curiosamente anch’essi in ferro battuto al posto dei soliti mensoloni in pietra come in altri balconi presenti nei palazzi del Corso Italia. Sopra il finestrone centrale in una nicchia ovale spicca il busto seicentesco di un uomo d’arme della famiglia Guazzesi con le insegne della Croce di Malta. Tutti questi ambienti hanno soffitti settecenteschi riccamente affrescati e istoriati che impreziosiscono gli ambienti.
La famiglia Guazzesi, seppure di origine aretina, fu insignita della cittadinanza fiorentina sotto il Gonfalone della Compagnia del Lion Nero (1651).
I membri della famiglia parteciparono alla vita pubblica di Arezzo e di Firenze: tra i Guazzesi si contano Gonfalonieri di Arezzo; una Guardia Nobile del Corpo del Granduca Pietro Leopoldo e la famiglia fu iscritta nelle liste della nobiltà fiorentina. Ancora tra i Guazzesi, un Paggio di Corte del Granduca Ferdinando III sposò Maria Giuseppa di Filippo Roffia, patrizio fiorentino e nobile di San Miniato. Poi l’eredità andò dispersa tra vari eredi. Il seicentesco palazzo fu così acquistato dalla famiglia aretina Tommasi Aliotti; alla quale si deve nel 1860 l’asilo Aliotti. Dalla famiglia Aliotti il palazzo passò al Circolo Artistico, prima in affitto (1912), poi in proprietà (1919).


Oggi il Circolo Artistico per la sua storia e per le sue caratteristiche è rimasto il solo ambiente sopravvissuto a tanti altri circoli presenti una volta in città e prosegue ad essere centro di cultura con spettacoli di intrattenimento, di teatro, di concerti, di conferenze, di mostre di pittura e di altro a favore non solo dei soci, ma anche della cittadinanza.
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Il Circolo Artistico trae le sue origini dal Circolo degli Artisti e Amatori delle Arti, che ai primi del Novecento aveva la sua sede nella zona del Canto De’ Bacci.
Vitale fino dai primi anni, ha organizzato la Prima Esposizione Biennale Provinciale d’Arte di Arezzo nel 1908. Proprio a seguito delle rilevanti attività i 48 soci si spostarono in Palazzo Guazzesi e modificarono la denominazione in quella attuale di Circolo Artistico.
Tra il 1920 ed il 1922 l'art. 1 dello Statuto si modifica da: “E’ scopo del Circolo procurare un luogo di riunione agli Artisti ed Amatori di Arte della Provincia e secondare con ogni mezzo l’incremento delle Belle Arti”, a: "... è istituito in Arezzo il Circolo Artistico con lo scopo di procurare un luogo di riunione per i Soci, di promuovere manifestazioni cittadine di svago e, in particolare, culturali e artistiche.” E così accanto alle belle sale di lettura, alla interessante biblioteca, alla sala per la televisione, numerosi i concerti e le mostre non solo di artisti aretini ma anche di altre regioni per la promozione della cultura cittadina e internazionale. Nel salone del Circolo Artistico si sono esibite l’Orchestra Stabile Aretina, l’Orchestra della Filarmonica Aretina, l’Orchestra d’Archi Città di Arezzo, l’Orchestra da Camera Aretina, i Solisti della Società Filarmonica “Guido Monaco”, gli allievi della Scuola Musicale “Guido Monaco” e quelli dell’Accademia Musicale dei Nomadi e tanti complessi di musica leggera e di jazz oltre che numerose compagnie teatrali e di cabaret.
Le sale delle mostre al piano terra del palazzo Guazzesi hanno ospitato numerosi eventi a partire dagli anni ’30 con Mostre Provinciali reiterate per diversi anni e negli anni ’50 fu istituito il “Premio d’Arte Circolo Artistico” mediante pubblico concorso. Pittori più o meno famosi hanno esposto le loro opere, tra cui O. Cavallucci, M. Franci Moretti, V. Venturi, E. Treccani, A. Vallmitjana, Mario e Francesco Caporali, M. Gallorini, A. Droandi, G. Omiccioli, P. Artini, D. Tenti, M. Maccari, L. Radicati, A. Franceschetti e tanti altri ancora. Si segnalano anche mostre di foto, di ceramiche e di gioielli.
Oggi il Circolo Artistico funge anche da sede di molti e vari sodalizi, che si interessano di arte, di cultura, di solidarietà, tra i quali anche il nostro Lions Club Arezzo Chimera
Prima di accedere al salone delle feste, nella parete di sinistra del grande vestibolo si trova appesa a tutta parete una copia a dimensioni pressoché reali della ricostruzione della “Vittoria di Costantino su Massenzio” della battaglia di Ponte Milvio del 28 ottobre 312: l’originale è di Piero della Francesca (1458-66), ubicato nella Cappella Bacci della Basilica di San Francesco. Questa copia è un acrilico del pittore bolognese Wolfango Peretti Poggi (1926-2017) dipinta su tela nel 1982-84 di proprietà dei figli Alighiera e Davide Peretti Poggi. L’istallazione, sponsorizzata dalla Banca BPER di Arezzo, è stata inaugurata il 9 ottobre 2021, con un ruolo non marginale del nostro Club.
