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a cura di Lions Club Arezzo Chimera
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GRANDI ARETINI

Basterebbe Arezzo a fare la gloria d’Italia. La frase attribuita al poeta Giosuè Carducci, con riferimento all’impressionante numero di uomini illustri nati ad Arezzo e nelle sue quattro vallate che si sono distinti nei secoli nelle arti, nelle scienze, nella politica e nella religione, è sbandierata con orgoglio dagli aretini.

La maggior parte di questi personaggi è ritratta nella “Sala dei Grandi” del Palazzo della Provincia di Arezzo, all’interno del mastodontico affresco di Adolfo De Carolis del 1923-24. 

Il segno del loro passaggio che si riflette ancora oggi nei vari campi in cui eccelsero.

Scoprire la terra d’Arezzo attraverso la vita e le imprese dei suoi figli più famosi è un modo originale e piacevole per conoscere e approfondire un territorio sorprendente, che se lo visiti non lo dimentichi.

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I personaggi rappresentati sono 29

A introdurli, sull’estrema sinistra, un guerriero etrusco di cui si vede solo la testa coperta da un elmo tipico. Gaio Cilnio Mecenate (70 a.c.?/8 d.c.?), Guido d’Arezzo (990?/1033?), Guglielmino degli Ubertini (1219?/1289), Margarito d’Arezzo, (1240?/1290?), Guittone d’Arezzo (1225?/1294), Santa Margherita (1247?/1297), Francesco Petrarca (1304/1374), Spinello Aretino (1350?/1410), Masaccio (1401/1428), Leonardo Bruni, (1370/1444), Poggio Bracciolini (1380/1459), Piero della Francesca (1415?/1492),  Cristoforo Landino (1424/1498?), Mino da Poppi (1429/1484), Luca Signorelli (1445?/1523), Michelangelo Buonarroti (1475/1564), Andrea Sansovino (1467?/1529), Bernardo Dovizi (1470/1520), Giorgio Vasari (1511/1574), Giulio III del Monte (1487/1555), Pietro Aretino (1492/1556), Benedetto Varchi(1503/1565), Andrea Cesalpino (1524?/1603), Pietro da Cortona (1596/1669), Alessandro dal Borro (1600/1656), Francesco Redi (1626/1697), Bernardo Tanucci (1698-1783), Vittorio Fossombroni (1754/1844) e Pietro Benvenuti(1769/1844).

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Di alcuni tra loro si è detto che in realtà non siano dei personaggi poi così famosi, al di fuori della nostra città e che anche gli aretini (un po’ come tutti) giochino ad aumentare il numero dei loro concittadini meritevoli di menzione.

Noi non siamo nessuno per confutare questa critica, ed allora, visto che ci siamo, ne elencheremo di più, aggiungendo personaggi moderni e contemporanei.  

Grandi aretini

a cura di Roberto Cecchi

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